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martedì 10 maggio 2011

Cos'è il Coaching?

"in una piazza seduto al tavolo di un bar,vedi tutto di fronte  a te: la torre dell'orologio,la statua di un condottiero,una donna che passeggia con un cane.Un Raggio di sole illumina l'orologio e ti accorgi che quello che volevi, era sapere che ore sono".
Il Coaching è la possibilità reale e concreta di scoprire quello che vuoi e raggiungere il tuo obiettivo utilizzando tutto ciò che già possiedi.

Il verbo “to coach”* in inglese significa, addestrare, istruire, appare nel 1830-1 aOxford ed entra poi nel mondo dello sport.

Più recentemente, a partire dalla metà degli anni ´70 la parola “coach” viene utilizzata in combinazione con lo sport. Questa sinergia la si deve a Timothy (Tim) Gallwey un allenatore (coach) di tennis. Tim** notò che i giocatori si auto-correggevano quando gli venivano poste delle domande aperte invece di offrirgli dei suggerimenti su come migliorare. Egli notò altresì che i giocatori che ascoltavano i suggerimenti per migliorare (provenienti dall´allenatore) e provavano di nuovo, ebbene le loro prestazioni peggioravano. Quando un giocatore si rilassava, aveva un´immagine e una sensazione del risultato che voleva ottenere, allora questi migliorava

I primi esempi di business coaching si hanno fra gli Anni ’30 e ’60, quando in grandi imprese americane si forma l’abitudine che i senior manager addestrino e seguano le giovani promesse e, in modo più allargato, quando impiegati con esperienza si dedicano al training dei neoassunti.

Difficile dire quando il business coaching sia arrivato in Italia. Sicuramente al seguito di qualche emerita multinazionale americana. Il primo problema che ha dovuto affrontare è stata l’ostilità verso il cambiamento di molte imprese italiane, che vedono come costo e non come investimento l’affiancamento di un business coach a un proprio manager per creare e sviluppare insieme un business model, per sviluppare nuove competenze atte a comprendere e sfruttare la complessità dei mercati, per accelerare quei processi di cambiamento necessari per restare sul mercato e competere senza inibizioni col resto del mondo.


Il business coaching, come già chiarito, agisce in ambito professionale, è orientato al raggiungimento di obiettivi misurabili e interviene, per sintesi, in situazioni che necessitano trasformazioni veloci e durature.

 Una collaborazione tra un coach ed un individuo che vi aderisce volontariamente ,tocca un profondo livello personale di convinzioni, valori e visione della vita.
Il coaching è una relazione di sviluppo reciproco che fa evolvere sia il coach che la persona sottoposta a coaching.
Il coaching è anche un apparato di conoscenze, una struttura ed uno stile relazionale incentrato sullo sviluppo del potenziale umano.

Spesso il Coaching e la Programmazione Neuro Linguistica** vengono associate, proposte quasi come interscambiabili, o molto simili tra loro, se non direttamente “fuse”,proponendo come Coaching programmi che invece sono percorsi di PNL.
Quanto di più erroneo si possa affermare:Il Coaching e la PNL hanno in comune la fonte di psicologia breve e gli isegnamenti di Erickson ma  non sembrano tuttavia sostenibili  comunioni di intenti appena si osservi un po’ meglio all’interno delle due discipline.

La persona nella PNL viene guidata dall’esterno e invitata a ristrutturare le sue percezioni e le sue comunicazioni secondo alcune modalità ritenute “tipiche” del funzionamento cerebrale e sensoriale (modalità generali e generalizzabili), mentre l’assunto del Coaching è che non sia né possibile né tanto meno auspicabile alcuna generalizzazione o tipicità: il Coaching muove dall’assioma della assoluta unicità della persona.


Il Coaching è un intervento non terapeutico, in cui la relazione si sviluppa come “conversazione” finalizzata a trovare il meglio di sé, la parte potenziale e non ancora espressa del cliente. In questo senso, per il coach non esiste alcun modello teorico prefissato a cui potersi connettere, ogni cliente va ascoltato come fosse l’unico essere umano sulla terra, con sue personali modalità, contenuti, aspirazioni, del tutto peculiari.

In una sessione di coaching ci si stupisce nel "vedere" per la prima volta cose che hai già avuto sotto agli occhi ma che non hai preso in considerazione.



Roberta Apice

*Il sostantivo "Coach" ha origini Ungheresi e più precisamente deriva da un villaggio magiaro Kochs a 70 km a nord ovest di Budapest. A Kochs venivano fabbricate carrozze di qualità, da qui "mezzo di trasporto".
**Il messaggio di Tim Gallwey può essere trovato sul suo libro: “The inner game of Tennis”
***PNL(NLP)

_tratto in parte da un articolo di 
Franca Angi/Articolo scaricato da www.humantrainer.com

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